Guardando negli occhi il nostro cane, gatto oppure il nostro furetto o cincillà ci viene proprio spontaneo pensare: gli manca la parola! Ma siamo così sicuri che questo sia così sostanziale?
Prendiamo in considerazione l’incontro tra due esseri umani: ci sentiamo chiamare (udito), girandoci vediamo qualcuno che non incontravamo da tempo(vista), ci sporgiamo verso di lui per abbracciarlo (tatto), odora di acqua di colonia e rilascia determinati feromoni (olfatto) e gli diamo due baci sulla guancia (gusto).
Nonostante in questo incontro siano coinvolti tutti i nostri sensi siamo portati a pensare che gli aspetti visivi ed uditivi siano più importanti. Eppure da tempo è noto l’importanza dell’olfatto e del gusto nella scelta sessuale umana (pensiamo al bacio) e una ricerca di Nature del 2006 ha perfino dimostrato che su un gruppo di 32 partecipanti, i due terzi era riuscito a seguire fino in fondo una traccia odorosa di cioccolato. Spesso non riflettiamo su quanto alcune specie sfruttino i canali olfattivi, gustativi in maniera davvero molto affascinante. Esempio lampante i chemiosegnali. Queste tracce odorose possono essere utilizzate per lasciare precisi segnali.
Ad esempio, delimitare il territorio di una specie. I cani usano la marcatura con le urine e con le feci per comunicare la loro identità e il loro rapporto con quel determinato spazio. Le femmine aumentano in maniera significativa la quantità di marcatura urinaria quando sono in calore. I gatti, invece, lasciano delle vere e propri marchi con gli strofinamenti. I pesci, quando subiscono una lesione, rilasciano sostanze prodotte da cellule specializzate che fungono da segnale di pericolo per gli altri membri della stessa specie. Alcuni animali, poi, possiedono addirittura capacità che noi non possediamo.
Gli ornitorinchi, ad esempio, sono in grado di rilevare i campi elettrici delle loro prede, generati dalle contrazioni muscolari, i pipistrelli e i delfini sono dotati di veri e propri sonar per l’ecolocalizzazione.
Certamente in nessuno dei nostri salotti è possibile osservare un ornitorinco che va a caccia, ma certamente è un esempio significativo di quanto possa essere misterioso e avvicente il mondo degli altri animali.