In questo periodo tra gli ultimi esami all’Università, tanti impegni entusiasmanti e qualche problemino di salute ho decisamente rallentato il ritmo delle passeggiate con Mia.

Ho la fortuna di avere una splendida famiglia e alla mia quattro zampe non sono mancate le escursioni in collina, nel bosco e in montagna mentre, solitamente, io ero china sul libro o davanti al mio personal computer.

Questa mattina mi sono alzata presto e stavo, come al solito, dopo aver fatto colazione, aprendo il mio libro di analisi cliniche quando ho incrociato gli occhi della mia quattro zampe. Non ho resistito mi sono lavata, vestita e ho deciso di godermi una bella mattinata con lei.

Stavo per prendere con me la mia borsa dell’educatore pensando di dedicarmi a qualche gioco di ricerca in montagna, poi però ho deciso di lasciare tutto a casa e sono uscita armata di solo guinzaglio e pettorina. Sono uscita di casa pronta a vivere quello che la mattina ci avrebbe donato.

Una volta arrivate in località Acquachiara ci siamo dilettate in qualche corsa assieme, un tentativo di Mia di entrare nel recinto di alcuni Yak allevati in zona (perchè degli Yak vivano nelle colline del teramano resta per me un mistero), salti su e giu’ da un fontanile, ricerca di bacche e ghiande (abbiamo trovato solo della rosa canina, però che Mia ha prontamente mangiato), lancio di legnetto con tanto di sgranocchiata finale, infinite corse con una bottiglia di plastica con sgranocchiamento finale (a chi venga voglia di buttare una bottiglia di plastica in un posto così bello resta per me un mistero) e noi due in mezzo ad un bosco bellissimo.

Mi sono fatta guidare dal mio cane nel suo universo mondo e per qualche ora ho assaporato, con i limiti dei miei sensi, cosa significa vedere il mondo dagli occhi di un quattro zampe.

Certo non sono mancati i momenti in cui ho dovuto richiamare Mia perchè era corsa ad invitare al gioco due cavalli con rispettivi cavalieri in groppa o le ho chiesto cortesemente di fermarsi prima di arrivare in strada perché avevo sentito alcune moto, ma per la maggior parte del tempo è stato un farsi trasportare.

Credo che sia proprio vero che ci sia un non fare piu’ attivo del fare, spesso siamo focalizzati su obiettivi da raggiungere o mete a cui arrivare anche con il nostro cane. Avete notato che esistono cani educatissimi pur non essendo mai andati un giorno a Scuola? Solitamente sono cani che riescono a trascorrere un tempo di notevole qualità, ma anche di grande quantità con il loro compagno umano.

Condividere belle esperienze, spazio, emozioni cementa un rapporto fatto di complicità, fiducia e condivisione. Questi sono elementi indispensabili, non solo perchè il nostro quattro zampe sia felice di fare qualcosa con noi (e spesso per noi), ma soprattutto sono un nutrimento per la nostra anima.

Domani dovrò alzarmi molto presto per recuperare il tempo perduto, speriamo che il Prof non fissi la prova orale del mio esame a breve!